Non solo paella: in un giorno a Valencia per scoprire i sapori della splendida città spagnola
ore 8
Per un amante del cibo in vacanza a Valencia non c’è luogo migliore per svegliarsi che il Myr Plaza del Mercado. Non per la deliziosa spa con piscina idromassaggio (portare la cuffia, mi raccomando), e nemmeno per l’ottimo rapporto qualità/prezzo delle suite, quanto per la vicinanza all’istituzione sovrana del food valenciano: il Mercado Central, il mercato modernista più grande d’Europa. È qui che il vero gourmet dovrebbe iniziare la giornata, tra una coca de llanda (torta con pan di spagna con noci, uva passa e cioccolato), uno zumo de frutas e un caffè con tapa al bar Central di Ricard Camarena, chef simbolo della cucina valenciana nel mondo, .
ore 10
I migliori tour enogastronomici della città sono quelli di Paloma, fondatrice di tuguiaenvalencia, profonda conoscitrice dei piccoli segreti culinari della sua città e anche ottima italofona. Con lei si va alla scoperta delle antiche boutique di ventagli tradizionali fatti a mano, di espadrillas artigianali, ma anche e soprattutto dei luoghi migliori per conoscere la vera tradizione culinaria della città.
ore 14
Sempre che non vi ci abbia già portato Paloma, a pochi passi dalla Basilica de la Virgen de los Desamparados c’è la Mecca della paella, Casa Almudin, un bar con cucina che emana ancora il fascino dell’antica Valencia. Qui, oltre a pranzare c’è la Escuela de Arroces y Paella Valenciana, per imparare a preparare una paella doc bevendo vino e mangiando tapas. Tip: alle 13, dal lunedì al venerdì, nella vicina basilica c’è la messa cantata dalle voci bianche dei bambini della scuola di musica, uno spettacolo mistico da non perdere.
![](https://www.inungiorno.com/wp-content/uploads/2020/02/cosa-mangiare-a-valencia-in-un-giorno-paella-1024x696.jpg)
ore 16
Dopo una scorpacciata di Paella non sempre si ha voglia di rimettersi in moto. Una passeggiata di 5 minuti dunque è sufficiente per arrivare all’Horchateria de santa Catalina, perché una gita a Valencia non è completa senza gustare la bevanda tipica della città, l’horchata de chufa, un latte prodotto da un tubero DOP, la chufa appunto – zigolo dolce in italiano – prodotto nella regione di Valencia. Chi invece, dopo pranzo, avesse ancora energia, può prendere un taxi e andare fino al Museo del Arroz, per scoprire tutto, ma proprio tutto, della paella e del rapporto tra il suo ingrediente principale, il riso.
ore 18
Pausa shopping prima di cena. E non c’è nulla di meglio in città per gli amanti del food di Original CV, marchio fondato da Isabel Reig, paladina del km zero, e che oggi consta di due botteghe dove acquistare e degustare il meglio della produzione della regione valenciana: torroni, riso per la paella, vini prodotti dai vigneti della Toscana di Valencia, l’Alforins, licores de crema de arroz e perfino una bella collezione di birre artigianali.
ore 19.30
Prima di cena un’altra tappa è d’obbligo al Café Madrid, che nel 2018 ha riaperto i battenti all’interno dell’Hotel Marques House. Proprio qui, in questo storico locale, nacque la ricetta dell’agua di Valencia, cocktail a base di cava, succo d’arancia, vodka e gin. Berlo qui è un must, ed è un po’ come tornare indietro nella Valencia degli anni ’50 del secolo scorso.
ore 21
Finalmente il momento della cena. E non c’è luogo più indicato per un cultore del cibo che il Ricard Camarena Restaurant, unico due stelle Michelin di Valencia, creatura di un uomo che si è fatto strada nell’Olimpo della grande cucina conquistando dapprima una città, e poi il mondo intero. Non è un caso che Identità Golose l’abbia premiato come “miglior chef straniero 2019”. Il suo tempio si trova all’interno di un’antica fabbrica industriale che oggi è centro culturale e artistico, il Bombas Gens Centre d’Art, leggermente fuori dalla città vecchia.
ore 23
Dopo la degustazione una passeggiata di un quarto d’ora e si ritorna in centro, fino a L’Ermità Café Cultural Valencia, un bel localino dove ascoltare musica dal vivo assaporando le note dolci di un barrejat, tipicissima combinazione valenciana di due liquori spagnoli, la Mistela e la Cassalla. Il locale organizza anche eventi letterari e degustazioni.
![Cosa mangiare a Valencia: i piatti di Richard Camarena](https://www.inungiorno.com/wp-content/uploads/2020/02/cosa-mangiare-a-valencia-in-un-giorno-richard-camarena-1024x768.jpg)
EVENTI
Dal 2009 Valencia, due volte l’anno, solitamente a marzo e a ottobre, si trasforma nella capitale mondiale della cucina. L’evento si chiama Cuina Oberta ed è una manifestazione nello stile della London Restaurant Weeks, in cui i migliori ristoranti della città offrono speciali menù di degustazioni a prezzi popolari.
A settembre è invece il momento della Feria de la Tapa alla Marina Real Juan Carlos, l’occasione perfetta per tapear alla maniera valenciana approfondendo la conoscenza dei celebri stuzzichini.
Crediti fotografici:
1- Mercado Central, ©visitvalencia.com
2- Escuela de Arroces y Paella Valenciana, ©visitvalencia.com
3- Ricard Camarena premiato dall’omino Michelin, ©visitvalencia.com